Nella foto: Terni veduta aerea
La città di Terni è oggi il centro abitato principale dell'omonima conca, nonché una delle città più importanti e popolose dell'Italia Centrale e dell'area appenninica.
Nel '600 Terni conta circa novemila abitanti: vengono costruiti nuovi palazzi, viene completamente rifatto il Duomo, si edifica la Basilica di San Valentino, primo Vescovo di Terni. Da quel momento il popolo di Terni lo elegge come proprio patrono; in seguito tutto il mondo lo onorerà come protettore degli innamorati.
Tra il Settecento e l'Ottocento si sviluppano i primi opifici: in particolare nasce la Ferriera Pontificia, mossa dalla forza delle acque.
E' l'antefatto dell'industrializzazione che cambia il volto e la storia della città a partire dal 1884, anno in cui il governo sceglie Terni come sede delle più grandi industrie siderurgiche della neonata nazione italiana. In posizione sicura e ben protetta dai cannoneggiamenti navali, ricca d’acqua per il movimento delle macchine, Terni era il posto ideale dove forgiare l'acciaio che avrebbe trasformato l'Italia in una Potenza mondiale.
Per raggiungere quest’obiettivo occorrevano anche i cannoni e le armi e Terni divenne sede di una grande Fabbrica d'armi. La 'Fabbrica d'Armi' produceva armi di vario tipo, che equipaggiò l'esercito italiano per molti anni. In pochi anni la popolazione fu definita la “Manchester d'Italia”.
Il nuovo secolo iniziò con un progressivo consolidamento della Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni nel campo dell'industria bellica.
La Seconda Guerra Mondiale cambia drasticamente l'aspetto della città. I bombardamenti degli alleati devastano la città, mietendo vittime tra i civili, ma lasciano sostanzialmente intatta l'area industriale. La città è dunque da ricostruire, ma l'acciaieria continua a giocare un ruolo importante anche nell'Italia del dopoguerra. La maggiore industria cittadina viene rilevata da una cordata italo-tedesca in cui la Krupp fa la parte del leone. Nasce così l'Acciai Speciali Terni (AST).
Distanza Ferentillo - Terni: 19 km
Il primo edificio risale al IV secolo, e fu costruito sopra la tomba del martire San Valentino, presso un'antica necropoli paleocristiana. La nuova basilica fu ultimata nel 1618 quando vi furono traslati i resti del corpo del santo ospitati nel frattempo nella cattedrale di Terni. Nel 1625, in occasione di una visita dell'Arciduca Leopoldo d'Austria, costui si fece carico, prima di ripartire, per le spese della costruzione di un nuovo altare maggiore in marmo che venne completato nel 1632. Dietro l'altare maggiore si trova il coro con la cosiddetta confessione di San Valentino, ovvero un altare, costruito proprio sopra la tomba del martire, al centro del quale si trova un dipinto risalente al XVII secolo che celebra il martirio del santo.
L'anfiteatro è la principale emergenza archeologica di età romana della città; esaurita la sua funzione di edificio per spettacoli e dopo un periodo di abbandono, il monumento, a partire dall'età medievale venne interessato da una consistente occupazione di tipo residenziale e religioso, ampiamente documentata da fonti documentarie e resti materiali. Più recente è invece la costruzione, sul lato opposto, della chiesa del Carmine e del relativo oratorio: l'edificio, sorto in relazione ad una immagine della Madonna del Carmelo, dipinta sul muro esterno dell'anfiteatro nel XV secolo e tributaria di particolare venerazione da parte dei ternani, fu eretto al partire dai primi anni del '600 per essere concluso soltanto nel 1783.
L'anfiteatro è oggi sito di manifestazioni e eventi della movida ternana.
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